Assessore Galli in visita per il Collegio

Venerdì mattina è atteso l’assessore regionale Stefano Bruno Galli in visita in Val San Martino. Alle 10.30 circa giungerà a Pontida per una breve visita ai monaci benedettini accolto dal sindaco Pierguido Vanalli accompagnato dai colleghi di Caprino Bergamasco e Cisano Bergamasco. Subito dopo seguirà la visita al Collegio di Celana. Al summit del 15 dicembre infatti Galli non aveva potuto essere presente per causa di forza maggiore.

l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli in visita in Val San Martino

Galli in visita a Celana

Venerdi 31 gennaio è atteso l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli in visita per la questione del Collegio di Celana. Il sindaco di Pontida insieme ai colleghi Davide Poletti e Andrea Previtali lo attendono per le 10.30 circa. Dopo una visita all’Abbazia di San Giacomo dai monaci benedettini infatti la delegazione si dirigerà al Collegio di Celana. “L’assessore regionale vuole rendersi conto della situazione e approfondire la questione per poi valutare il da farsi. A dicembre non è potuto essere presente al summit in quanto era ricoverato in ospedale” ha spiegato Vanalli. Un chiaro segnale da parte di Regione Lombardia che intende acquisire le giuste informazioni per sostenere il rilancio dell’istituto fondato nel 1579 per volere di San Carlo Borromeo e dove lo stesso San Giovanni XXIII frequentò la terza ginnasio. Lo scorso marzo anche l’assessore Lara Magoni visitò la struttura con i rappresentanti del territorio.

l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli in visita in Val San Martino

La soluzione per il Collegio di Celana – come suggerito dal ministro Francesco Boccia nella sua visita del 14 dicembre – sarebbe quella di farne acquisire la proprietà ai Comuni. Il ministro dichiarò infatti in quella sede che “se i Comuni rilevassero la struttura, sarebbe più semplice per lo Stato concedere dei finanziamenti strutturati”. In questo modo dunque Stato e Regione potrebbero destinare dei fondi per la riorganizzazione del Collegio Vescovile – attraverso bandi specifici – che potrebbe, nel rispetto del suo statuto, ospitare una scuola di alta specializzazione oppure il campus universitario con la collaborazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Tutte ipotesi che sono al vaglio dei diversi referenti.