Collegio di Celana, quale futuro?

Lo storico Collegio di Celana, sito a Caprino Bergamasco, potrebbe tornare all’antica vocazione di centro studi e formazione. Il sindaco di Cisano Bergamasco Andrea Previtali con una missiva di mercoledì 27 marzo ha invitato i colleghi che amministrano i Comuni della Val San Martino ad un incontro per parlare proprio di questo. Lo scorso 21 marzo anche l’assessore al Turismo Regione Lombardia Lara Magoni ha visitato l’istituto fondato nel 1579 per volere di San Carlo Borromeo. Fu frequetata in tenera età anche da San Giovanni XXIII, all’epoca era una fondazione dei sette Comuni della Val San Martino.

Collegio di Celana, serve una visione

Giovedì 4 aprile ci sarà una riunione per valutare la situazione e fare un giro di ricognizione su proposte ed opportunità in merito al Collegio di Celana. Il sindaco di Cisano Bergamasco il 27 marzo ha inviato una lettera ai Sindaci di Calolziocorte, Caprino Bergamasco, Carenno, Erve, Monte Marenzo, Pontida, Torre dé Busi e Vercurago. “Credo sia interesse di tutti noi – che amministriamo i Comuni della Val San Martino – tentare di fare qualcosa, considerando anche alcune richieste che arrivano dal territorio”.

Il gioco di squadra

Conosciuto in tutta Italia in seguito al reality “Il Collegio” rimane il più antico istituto cattolico italiano. Tuttavia da qualche anno – fatta eccezione per una piccola ala occupata dalla scuola di Panificatori – versa in uno stato di abbandono. In questi anni non sono mancati tentativi ed interessamenti per rivalorizzare la struttura, senza però giungere a nulla di concreto. “E’ inoltre nostro dovere interpellare tutte le parti in causa, agendo ad ogni livello” ha scritto Previtali, sottolineando l’opportunità offerta dai fondi regionali, nazionali ed europei. Il passo successivo sarà la richiesta di un confronto con il Vescovo e la Curia di Bergamo.

Da Seminario ai reality

Voluto da San Carlo Borromeo nel 1579 aprì come Seminario, con possibilità di accedere anche ai popoli della Valle per lo “studio della grammatica”. Nel 1798 venne trasformato in Collegio dove si potè quindi frequentare il ginnasio ed i licei (a quei tempi non esistevano neppure nella città di Bergamo). Celebri professori che si susseguirono negli anni diedero lustro all’istituto e prestigio al paese, attirando studenti non solo dal territorio bergamasco ma anche dalla Brianza e da altre regioni italiane. Il 31 agosto 2014 il Collegio di Celana ha chiuso i battenti e nel 2016 sono furono fatte le riprese della prima edizione de “Il Collegio”, un reality show prodotto da Magnolia e mandato in onda su Rai2 nei primi mesi del 2017. Negli scorsi mesi è andata in onda la terza edizione.

Cast de “Il Collegio” edizione 2019

I primi studi di Angelino, il Papa Buono

Tra celebri professori e studenti meritevoli che passarono dal Collegio ci fu anche un bambino, figlio di contadini che oggi è uno dei più amati esempi di umanità e saggezza: San Giovanni XXIII. Nell’anno scolastico 1891-1892 infatti il futuro Papa Giovanni XXIII nel Collegio di Celana frequentò la terza classe ginnasiale. Quando il piccolo Angelino manifestò, da chierichetto, la sua volontà di diventare sacerdote il suo parroco, don Francesco Rebuzzini, si diede quindi subito da fare. Come prima cosa il bambino dovette ricevere lezioni di latino e si resero disponibili due preti amici di don Rebuzzini. Il bambino ci mise così tanto impegno che a distanza di pochi mesi, pur continuando ad aiutare il padre nel lavoro nei campi, fu giudicato pronto per intraprendere gli studi al regolare corso scolastico. Non potendo sostenere la retta del seminario il piccolo Angelino venne iscritto presso la scuola del Collegio di Celana. All’epoca era una fondazione dei sette Comuni della Val San Martino. Dal libro “Giovanni XXIII Biografia ufficiale” di Benigni – Zanchi si legge un passo di una lettera che Roncalli scrisse da Arcivescovo al Rettore di Celana monsignor G. B. Merisio ricordando quei momenti. “Benché per circostanze forse indipendenti dalla mia buona volontà io non abbia potuto approfittare che in tenue misura dei pochi mesi di scuola che ebbi al collegio allorché vi passai da giovine di soli dieci anni, pure i ricordi di Celana sono rimasti indelebili e carissimi nella mia anima che vi ritorna sovente col pensiero a ravvivarvi le memorie ingenue e serene dell’infanzia”.

Il pensiero alle future generazioni

Dal Collegio di Celana sono passate numerose generazioni ed il pensiero quindi va proprio a quelle future. “Con la collaborazione di tutti si vuol realizzare qualcosa di utile ed importante per il nostro territorio e per le future generazioni” ha concluso Previtali, che da tempo riflette sul come attivarsi per recuperare ciò che di buono e prezioso c’è sul territorio.