Festa della Repubblica sul Linzone

Da dodici anni la Festa della Repubblica gli alpini di Val San Martino e Valle Imagna la festeggiano sul Monte Linzone. Domenica 2 giugno a celebrare la Santa Messa monsignor Gaetano Bonicelli e monsignor Daniele Rota. Sulla dorsale dell’Albenza, teatro di scontri sanguinosi, gli alpini delle due valli si danno appuntamento per celebrare i valori dell’alpinità. Pur avendo diversi impegni monsignor Bonicelli non è voluto mancare arrivando a bordo di un elicottero.

Festa della Repubblica sul Linzone

Da dodici anni sul Monte Linzone si festeggia la Festa della Repubblica con l’incontro tra gli alpini della Val San Martino e della Valle Imagna. Una tradizione nata in onore del Santuario della Santa Famiglia di Nazareth fondato da monsignor Daniele Rota. Alle 10.00 è arrivato monsignor Gaetano Bonicelli che nonostante i diversi impegni ha voluto presenziare alle celebrazioni. Per rendere agevole la presenza dell’arcivescovo 95 enne il sindaco di Palazzago Michele Jacovelli ha messo a disposizione un elicottero.

Il monsignor Generale

Monsignor Gaetano Bonicelli, classe 1924 e nativo di Vilminore di Scalve, venne ordinato presbitero il 22 maggio 1948 dal vescovo Adriano Bernareggi nella cattedrale di Bergamo. Il 26 agosto 1975 riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Bergamo, dal cardinale Antonio Poma, coconsacranti gli arcivescovi Clemente Gaddi ed Enrico Bartoletti. Lo stesso Gaddi che il 18 marzo del 1971 ordinò sacerdote nella parrocchia di Caprino Bergamasco monsignor Aldo Cavalli, cittadino onorario di Caprino Bergamasco dallo scorso 5 gennaio. Il 28 ottobre 1981 Bonicelli fu nominato da papa Giovanni Paolo ordinario militare per l’Italia ed arcivescovo titolare di Italica. In quanto ordinario militare, ricevette il grado di generale di corpo d’armata. Trascorse per due volte il Natale in Libano, accanto ai militari italiani, durante la guerra civile. Domenica in occasione del ritrovo alpino l’arcivescovo ha indossato il cappello con la penna bianca.

Monsignor Gaetano Bonicelli con il sindaco di Palazzago Michele Jacobelli

Una famiglia di famiglie

Alle 10.30 l’Alzabandiera ha dato inizio alle celebrazioni con la presenza dei sindaci di Palazzago, Roncola San Bernardo, Caprino Bergamasco. Tuttavia c’erano anche le rappresentanze dei Comuni di Barzana, Calolziocorte e Carenno. I gaglierdetti dei gruppi alpini delle due valli si sono messi in posizione, le penne nere presenti sull’attenti. “E’ una famiglia di famiglie ed questo luogo teatro di sanguinosi scontri in passato è diventato luogo d’incontro” ha detto monsignor Rota riferendosi alle battaglie combattute proprio sull’Albenza fin dai tempi dei Guelfi e dei Ghibellini. “Oggi si celebrano due momenti. Il ricordo dei caduti e la Festa della Repubblica, un momento quindi in cui dobbiamo riconoscere ed esaltare l’essere cittadini italiani” ha ricordato Bonicelli nella sua riflessione.

Il ricordo di Pietro Vitali

Il capogruppo alpini di Palazzago Umberto Riceputi ha poi chiesto un minuto di silenzio per ricordare l’alpino Pietro Vitali, scomparso lo scorso gennaio. Un momento di grande commozione per esprimere riconoscenza e stima ad “un vero alpino, un grande alpino, un alpino carismatico che ci ha insegnato il vero senso ed i veri valori…”.