Nuove competenze ai Sindaci? No, grazie

Nuove competenze ai Sindaci? “Grazie per aver pensato a dare qualcosa in più ai Sindaci, ma no” è la puntualizzazione di Pierguido Vanalli (13.58 del video). “Dobbiamo infatti ridurre le cose che devono fare i Sindaci, le Regioni e lo Stato. E’ inutile dare le competenze e poi promettere i soldi” ha sottolineato il sindaco di Pontida nel confronto con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia sabato 14 dicembre.

Il ministro Boccia, autonomie e perequazione

In questi tre mesi il ministro Boccia sta incontrando i governatori delle Regioni che sono andate al voto o sono in attesa di andare alle urne per istituire il tavolo. “Il perimetro (del percorso per l’Autonomia) è tracciato dalla Costituzione. Se vogliamo attuare il 116 (art.) dobbiamo attuare nello stesso giorno il 117 ed il 118. Il che significa oggi per domani il trasferimento delle competenze ai sindaci. Non voglio che al centralismo dello Stato si sostituisca il centralismo delle Regioni. E poi l’articolo 119 che secondo me è il più importante” ha esordito il ministro citando la legge 42/2009. Scritta da Roberto Calderoli esprime il principio della territorialità, secondo cui “ogni regione ha il diritto i gestire la ricchezza prodotta sul proprio territorio”

Il messaggio che Boccia vuol far passare è che tutto è migliorabile, ma per migliorare occorre che tutte le Regioni si seggano al tavolo. “La disponibilità delle tre Regioni (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna) ha consentito un clima di nuova fiducia da parte delle regioni del Mezzogiorno che si sono sedute al tavolo e che hanno accettato la sfida pur rappresentando forze politiche diverse”

Il ministro sarà ben disponibile verso Regioni, Comuni e Province mentre ha chiarito di non avere alcuna intenzione di trascorrere mesi a discutere con i gruppi parlamentari. Da questi ultimi si attende infatti collaborazione, non ostruzionismo.

“Difenderò fino in fondo l’unità delle Regioni e degli Enti Locali. E senza l’unità delle Regioni e degli Enti Locali io non vado avanti. Io non faccio riforme a colpi di maggioranza, non faccio riforme degli uni contro gli altri.” E di nuovo torna sull’importanza di fare gioco di squadra senza lasciare indietro nessuno. “L’articolo 3 della Costituzione impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. Al Sud come al Nord” ha continuato Boccia parlando della perequazione infrastrutturale. “Si parte prima da dove ci sono più difficoltà, ed è così in tutta Italia. E non lo fai dando potere alle Regioni perché certe cose – riferendosi agli investimenti strutturali – le fa lo Stato.

Autonomia e competenze ai sindaci, ma i soldi?

Sabato 14 dicembre durante il confronto con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia il sindaco di Pontida ha sottolineato il peso insostenibile della burocrazia. “Siccome ho capito che i soldi non ci sono è inutile dare le competenze e poi promettere i soldi” ha ironizzato Vanalli. “Ci sono troppe competenze inutili. Il lavoro nei Comuni si è triplicato inutilmente. Bisogna smetterla di farci fare cose che ci fan perdere tempo”. E la questione ripropone la questione dei trasferimenti statali che – nonostante i passaggi di competenze – i Comuni si sono visti ridurre. Cosa che li ha costretti – negli anni – ad aumentare la pressione fiscale.

Competenze ai Sindaci Pierguido Vanalli e Francesco Boccia
Pierguido Vanalli e Francesco Boccia, Pontida 14 dicembre 2019

Il sindaco di Carvico Sergio Locatelli ha invece sottolineato – in merito alla perequazione – una necessità fondamentale nel gioco di squadra, ossia il darsi un obiettivo con una precisa tempistica. “Da quando sono appassionato di politica sento parlare della questione meridionale e della questione settentrionale. Dobbiamo metterci un punto e dire dove vogliamo arrivare ed in che tempi ci vogliamo arrivare”.

Denni Chiappa – sindaco di Sotto il Monte Giovanni XXIII – ha sottolineato le difficoltà dei Sindaci. “Siamo quella parte politica amministrativa più esposta, quella più vicina ai cittadini ma è quella che rischia di più. Abbiamo tantissime competenze che facciamo fatica a gestire prima di tutto per un discorso economico ma anche perché sono molte e pesanti. Mi riferisco al Sociale, alla Protezione Civile. A volte ci manca quell’organo superiore che riesca a coordinarti ed aiutarti in certi momenti” ha evidenziato riferendosi alle Province.

Competenze ai Sindaci Pierguido Vanalli e Francesco Boccia