Università del Bosco, il documentario

La Libera Università del Bosco è lieta di presentare il suo documentario “Libera Università del Bosco: per una comunità resiliente”. Si tratta del racconto del progetto che da tre anni affianca le comunità locali nell’intento di prendersi cura dei boschi e riscoprire gli antichi saperi. Candidato ai concorsi Clorofilla Festival 2020 (di Legambiente) e al SiciliAmbiente Film Festival punta a diffondere un semplice e basilare sentire: l’amore per la natura e la volontà di crescere e migliorare grazie ad essa. Per chi poi volesse domenica 24 maggio si terrà il corso dedicato all’Ecopsicologia.

Università del Bosco, ripartire dalla natura

Candidato ai concorsi questo documentario racconta la nascita e l’evoluzione di “Libera Università del Bosco: per una comunità resiliente”. Un progetto educativo unico nel suo genere, fondato sull’esperienza diretta in natura. Rivolto a un pubblico eterogeneo coinvolge infatti bambini, ragazzi, famiglie, appassionati di natura, educatori ed insegnanti. Il comune denominatore è l’amore per la natura e la volontà di crescere e migliorare grazie ad essa. “In queste settimane di quarantena appena trascorse, quando tutto sembrava essersi fermato, la natura ha continuato nel suo ciclo vitale e si è ripresa i propri spazi.  La primavera è arrivata, con i suoi germogli, boccioli e fiori. La vita rinasce, sempre. È dalla natura che dobbiamo ripartire”.

Libera Università del Bosco: per una comunità resiliente

Ripensare il quotidiano per avere futuro

“Ormai è chiaro. La nostra casa, il pianeta che ci ospita, la fase storica che stiamo vivendo e la natura che ci circonda ci stanno dicendo che bisogna ripensare il nostro rapporto con gli elementi naturali, con l’ecosistema di cui siamo tutte e tutti parte. Grandi e piccini, alberi, piante e animali. Noi su questa relazione speciale e delicatissima che abbraccia la natura e gli esseri umani ci lavoriamo da sempre. Perché ci crediamo, perché racchiude il senso profondo di tutti i nostri sogni, di tutti i progetti che abbiamo portato avanti in questi anni. Perché risponde alla domanda fondamentale sul senso del nostro lavoro: immaginare un futuro felice in cui esserci tutti” ha dichiarato Matteo Rossi, presidente di Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus ideatrice del progetto.

“La natura è stata la prima interlocutrice di tutte le nostre azioni e relazioni. In questi anni abbiamo cercato di creare percorsi autentici di avvicinamento e dialogo con la montagna, le piante e i boschi, in tanti contesti e stagioni. Il tutto con un’attenzione speciale soprattutto ai ragazzi” ha aggiunto Rossi.

Libera Università del Bosco: per una comunità resiliente

Dalla natura il supporto più importante

In questi mesi di isolamento forzato la gente ha accusato il colpo. L’essere costretti a stare in casa ha fatto comprendere a molti l’importanza di ciò che ci circonda e che spesso diamo per scontato. Gli abbracci tra familiari e amici, momenti di condivisione. Ma anche la libertà di poter passeggiare nei boschi, fare una camminata in montagna o lungo il sentiero che costeggia il fiume.
“Siamo tutti parte di un ecosistema che si regge su equilibri delicatissimi, che in futuro dovremo imparare a non sottovalutare più. La L.U.B. può essere di aiuto nel suggerire nuove possibilità e nell’immaginare gli scenari futuri che potrebbero aprirsi finita questa terribile emergenza.
Dopo mesi al chiuso ed in digitale, il bisogno di stare all’aria aperta, a contatto con la natura è assolutamente centrale da ogni punto di vista. Sia per il benessere di bambini e adolescenti. E non può essere messo in secondo piano. La L.U.B. è pronta, seguendo le indicazioni delle istituzioni preposte e creando alleanze con istituzioni, scuole, famiglie e coi bambini e ragazzi (anch’essi portatori di cittadinanza) a mettere in campo esperienza e proposte in natura per ritrovare gioco e socialità”.

Per chi volesse domenica 24 maggio si terrà in modalità on line, ma con sessioni di lavoro off line a contatto con la natura, il corso dedicato all’Ecopsicologia condotto da Marcella Danon.