Delega consiliare alla minoranza, Poletti apre

Durante il Consiglio Comunale di Caprino Bergamasco, giovedì 25 luglio è stata offerta una delega consiliare alla minoranza. Informati i presenti a proposito di una relazione presentata dal Gruppo Torre Civica il sindaco Davide Poletti ha quindi invitato il consigliere Sonia Longhi ad esporre. “Questa Amministrazione che rappresento ritiene i condividere quanto espresso. Sono dunque a chiedere la disponibilità di Longhi ad intraprendere un percorso affidandole una delega consiliare” ha dichiarato il primo cittadino.

Delega consiliare alla minoranza

In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale il sindaco Davide Poletti ha offerto una delega consiliare alla minoranza. Delega proposta nello specifico al consigliere Sonia Longhi che ha inviato a tutti i consiglieri un documento. Con la “Relazione socio economica sullo stato dello sviluppo turistico e culturale di Caprino Bergamasco ed eventuali prospettive” il Gruppo Torre Civica ha invitato dunque il Consiglio Comunale ad una riflessione. Un’analisi quindi sulle potenzialità del paese e sulle concrete opportunità.

Una traccia per prendere coscienza

“La mia relazione è una traccia per una rielaborazione sulle potenzialità di Caprino Bergamasco. Prenderne coscienza dunque per aprire una conferenza dei servizi con invito di professionisti per valorizzare il nostro territorio. Ragionando tutti insieme” ha dichiarato Longhi che ha preferito non esporre la relazione ai presenti dato che i consiglieri avevano già ricevuto copia. “Attendevamo un vostro parere in merito stasera. Tuttavia auspico un cammino condiviso e partecipato” ha concluso il consigliere di minoranza. “Questa Amministrazione che rappresento ritiene di condividere quanto espresso. Sono dunque a chiedere la disponibilità di Longhi ad intraprendere un percorso affidandole una delega consiliare” ha dichiarato il sindaco. Il consigliere di Gruppo Torre Civica valuterà insieme ai suoi colleghi se accettare la delega offertale.

Lettera aperta di Longhi

Chiamata alla responsabilità a tutte e a tutti che non vorrebbero solo un tetto, un letto, una mensa cui aspirare a fine giornata. Abbiamo la responsabilità di riconoscere che tutto il patrimonio storico e artistico di Caprino – come del Paese – non è un’eredità, una fortuna lasciataci da una lontana zia morta senza altri parenti oltre noi. No, tutto questo è giunto a noi come prestito, come investimento cui siamo chiamati a dare seguito, farlo accrescere, fruttare per le future generazioni.

Ma come far fruttare il bene comune cultura?

Come aumentare il patrimonio storico e antropologico senza speculare su di esso, senza rischiare di trasformare una identità viva in una Disneyland ad uso e consumo dei turisti? Come accrescere se non nella contemporaneità, attraverso nuovi intrecci, interventi, infrastrutture collegate – se non copiando direttamente da chi è più bravo di noi – tutto il bagaglio storico ricevuto, se non attraverso il coraggio, la visione, la forza di una comunità che non può essere divisa in tre: la maggioranza di governo, l’opposizione, tutti gli altri che non hanno votato; Una comunità dove non ci sono e non ci possono essere stranieri e estranei o ultimi arrivati, ma solo donne e uomini uguali e responsabili che vedono soltanto il proprio personale tornaconto. In questo caso, il tornaconto è il futuro delle famiglie, dei bambini, dei nostri figli che una volta diventati adulti non dovranno cercare un posto più bello di questo dove vivere, più ricco dove lavorare, più fertile dove sognare. Puntiamo su Caprino ripartendo da noi stessi, convocando una conferenza civica di servizio aperta e partecipata da tutti e invitando chi meglio di noi saprebbe raccontare e dimostrare come altrove non hanno “chiuso per insensibilità”.

Soprattutto siano le donne motore del cambiamento, del rinnovamento e del processo di adesione morale alla memoria, che significa pensare al futuro, al pranzo e alla cena come in famiglia, come in carriera, come nelle professioni senza perdere di vista che le diversità sono la nostra migliore occasione di crescita, il banco di prova di come possiamo crescere insieme.