I ragazzi non dimenticano

I nostri ragazzi non dimenticano. Insieme a noi infatti ricordano le tragedie del passato per evitare il ripetersi di ciò che nulla ha mai avuto di umano. Venerdì sera gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno quindi invitato tutti a non dimenticare. Partendo dai primi articoli della nostra Costituzione (Diritti Umani) è iniziata la serata ideata dagli studenti. La lettura dunque di alcuni testi intervallati dall’interpretazione di alcuni brani. Sul palco infatti i coristi del Coro Scuola In…canto. In occasione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo l’Assessorato alla Cultura e Istruzione e l’Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco hanno organizzato una serata di condivisione per non dimenticare. A seguire la proiezione del film Monsieur Batignole.

I ragazzi non dimenticano

I ragazzi non dimenticano, ricordano con noi

Nella serata di venerdì all’auditorium Don Renato Mazzoleni gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno invitato tutti a non dimenticare. Partendo dai primi articoli della nostra Costituzione che richiamano i Diritti Umani è iniziata la serata ideata dagli studenti. Alcuni testi intervallati dall’interpretazione di alcuni brani a cura del Coro Scuola In…canto. In occasione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo l’Assessorato alla Cultura e Istruzione e l’Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco hanno organizzato una sera di condivisione per non dimenticare.

I ragazzi non dimenticano, parla il loro sindaco

In apertura alla serata il saluto ufficiale del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Lorenzo Spreafico. “Come Sindaco del CCR e rappresentante degli studenti della Scuola Secondaria di Cisano Bergamasco vi dò il benvenuto e vi ringrazio di essere qui tra noi per partecipare a questa serata che vuole ricordare il 27 gennaio, Giornata della Memoria. Un giorno nato per ricordare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo verso altri uomini.

La Giornata della Memoria non serve solo a commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà ormai quasi ottanta anni fa. Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi. Spesso noi stessi ne siamo gli autori senza rendercene conto.

La Giornata della Memoria ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce e che spesso, per comodità e opportunismo, facciamo finta di niente e siamo indifferenti per chi viene isolato e non accettato. Per evitare che una tragedia come quella dell’Olocausto si ripeta occorre ricordare e soprattutto capire.

Con testi, canti e il film che seguirà avremo modo in questa sede di riflettere per costruire insieme un mondo di pace e fratellanza” ha concluso lo studente dando inizio alla serata.

I testi letti dai ragazzi con accompagnamento musicale sono C’è un paio di scarpette Rosse di Joyce Lussu, Non dimenticare di Michele Schiavone, Vedrai che è bello vivere (anonimo del 1941). I brani interpretati dal Coro Scuola In…canto diretto dalla professoressa Carmen Menghini sono We Shall Overcome, Auschwitz, Dona Dona e per finire Imagine.

La parola all’assessore alla Cultura e Istruzione

L’assessore alla Cultura e Istruzione Daniella Frigerio ha poi salutato tutti i presenti con un breve discorso. “In questa serata vogliamo ricordare la Giornata della Memoria e al Giornata del Ricordo. Queste sono giornate della conoscenza di ciò che ha prodotto e continua a produrre l’odio. Fare memoria è una forma di resistenza contro la banalità del male. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in un futuro. La storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino di tutti noi ogni pulizia etnica e ogni odio razziale”.

I ragazzi non dimenticano
da sinistra l’assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Cisano Bergamasco Daniella Frigerio, la direttrice del Coro Scuola In…Canto Carmen Menghini e Alessandro Fornoni

C’è un paio di scarpette Rosse di Joyce Lussu

C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede
ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.

C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio
di scarpette infantili
a Buchenwald.

Più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald.
Servivano a far coperte per i soldati.
Non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas.

C’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald.
Erano di un bimbo di tre anni,
forse di tre anni e mezzo.
Chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni,
ma il suo pianto
lo possiamo immaginare,
si sa come piangono i bambini.

Anche i suoi piedini
li possiamo immaginare.
Scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti
non crescono.

C’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald,
quasi nuove,
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole…

Non dimenticare di Michele Schiavone

Quei fanciulli dagli occhi smarriti
raffigurano infamia del mondo,
tutti in fila con abiti lerci
nella neve ora girano in tondo.

Aggrappati a una rete ossidata
son derisi dai loro aguzzini,
hanno tutti lo sguardo implorante
e innocenza di dolci bambini.

Stesso sguardo rivedi ogni giorno
nei fanciulli di tutta la terra,
quando a loro è negata ogni gioia
ed agnelli son per la guerra.

Necessario non è rivedere
di sterminio l’immane tragedia,
basta andare nel mondo e guardare
i fanciulli morire d’inedia.

Essenziale non è ricordare
solamente Shoah cosa è stato,
c’è bisogno che ognuno dia voce
ad un bimbo che grida affamato.