Il XXV Aprile dei ragazzi a Caprino

E’ stato il XXV Aprile dei ragazzi quest’anno a Caprino Bergamasco. Semplici ma profondi allo stesso tempo dunque le riflessioni dei membri del Consiglio Comunale dei Ragazzi. A seguire un discorso del sindaco uscente Annibale Casati che ha voluto dare una risposta. Una risposta senza mezzi termini a chi gli ha chiesto “A cosa serve celebrare il 25 Aprile?”. Tutta la manifestazione è stata accompagnata dal Corpo Bandistico Valle San Martino di Caprino Bergamasco.

Il capogruppo Alpini Valerio Mazzoleni, il sindaco Annibale Casati ed il baby sindaco Leonardo Mazzoleni rendono omaggio ai Caduti in piazza Vittorio Veneto

Il XXV Aprile dei ragazzi che osservano

Quest’anno è stato il XXV Aprile dei ragazzi a Caprino Bergamasco. Oltre alla loro partecipazione con le riflessioni dei loro rappresentanti anche il discorso del sindaco Casati ha posto l’attenzione sulle nuove generazioni. Soprattutto sulle mancanze che le generazioni intermedie hanno nei confronti dei giovani. “Mi chiedono a cosa serva celebrare il 25 Aprile oggi e se ne avrà in futuro”. Ed il primo cittadino non ha alcuna esitazione nel rispondere. Tuttavia la risposta non è stata né di condanna ma nemmeno diplomatica. Una risposta semplicemente realistica data sulla base di quello che accade ai giorni nostri.

A qualcuno la storia non piace ma non la si può cancellare

“Le generazioni dei padri di questi ragazzi dove sono? L’insegnamento che è stato dato loro qual è? Io credo che la storia a tanti non piaccia. Tuttavia la storia deve essere la nostra linea conduttrice che ci fa ricordare quello che è avvenuto. Noi oggi siamo qui. Ormai di reduci combattenti non ce ne sono molti in giro. Ce n’è solo uno qui a Caprino – uno solo – e gli auguro una lunga vita e di continuare ad esserci. Si cerca di dimenticare, di togliere quello che non ci piace e addirittura di negare quello che c’è stato. Questo tentativo di annullare la storia è il più grande peccato che noi grandi commettiamo nei confronti dei ragazzi. Un peccato dunque che ci porteremo dietro. Questa carenza di valori che sta andando avanti infatti dove l’egoismo regna”.

Prima noi, poi gli altri

“Tutti dicono prima noi poi gli altri. E quando dico prima noi non mi riferisco ai recenti slogan ma parlo anche del nostro vicino di casa, del nostro compagno di banco. Ma prima noi. Se vince il prima noi questi nostri valori si andranno tutti a perdere” ha detto Casati ai presenti. “Ho preso degli appunti di Einaudi (Luigi Einaudi 1874 – 1961) del 1901 e del 1911 dove disegnava un’Italia con i difetti di tutta la gente. Scritti allora ma sono di un’attualità spaventosa. Se siamo degli infelici, dei frustrati, dei perdenti la colpa non è nostra ma degli altri. Tutti sono contro lo Stato, tutti vanno contro chi governa ma alla fine tutti cercano l’aiuto dello Stato. Come diceva Einaudi quello che si è conquistato con la propria fatica, con il proprio lavoro ha un valore maggiore rispetto a ciò che ci è elargito. Se questi valori continueranno ad esserci io credo che questo 25 Aprile continuerà ad essere splendente e radioso specialmente per quanto riguarda le giovani generazioni” ha dichiarato Casati congedandosi dai presenti, ma non senza l’ultimo annuncio.

Continuerò a dare l’esempio

“Questo sarà il mio ultimo discorso ufficiale perché non mi ricandiderò alla carica di sindaco. Continuerò ad impegnarmi ma credo tuttavia che sia giusto che siano le persone che sono oggi giovani a disegnare il loro domani. Il mio dovere sarà quello di insegnare e di dare l’esempio. Se noi continueremo a dare l’esempio avremo sempre una buona fortuna ed un buon futuro. Ringrazio tutti e viva l’Italia e viva Caprino” ha concluso il sindaco ricevendo gli applausi dei cittadini.