Tempo di castagne, atmosfera e tradizione

E’ tempo di castagne ed in Val San Martino non si contano gli appuntamenti dedicati al frutto che ha segnato la tradizione. Un frutto amato da tutti, soprattutto dai bambini. Non solo per il suo sapore dolce ed inconfondibile ma per tutto ciò che significa e sa ispirare. Chi tra noi adulti non ricorda l’attesa della gita nei boschi alla ricerca di quelle bellissime gemme marroni splendenti che i nonni – attorno ad un bel fuoco – sapevano poi trasformare il calde leccornie da gustare tutti insieme in casa mentre fuori calava il buio? Nel fine settimana il Corpo Bandistico Cisanese e gli Alpini di Caprino Bergamasco vi attendono per rivivere con i vostri bambini la magia di quei tempi con una due giorni di caldarroste per tutti.

Tempo di castagne

Tempo di castagne, la banda vi aspetta

E’ giunto il tempo di castagne a segnare l’ingresso nel vivo dell’Autunno. Una stagione ricca di profumi, sapori e tradizione che raduna amici e famiglie attorno ad un fuoco per condividere i doni della nostra terra. Sabato 12 e domenica 13 ottobre il Corpo Bandistico Cisanese vi attende in località Cà de Volpi con la Grande Castagnata a partire dalle 11. Patrocinata dal Comune di Cisano Bergamasco la manifestazione avrà spazi dedicati anche per i più piccoli con giochi e clown ad intrattenerli. Nel pomeriggio di domenica 13 ottobre anche gli Alpini di Caprino Bergamasco apriranno la loro sede per accogliervi con del buon vino e profumate caldarroste all’insegna della tradizione.

Tempo di castagne

Val San Martino, terra di castagni

La Val San Martino è terra di castagni. Famosa è infatti Pontida quale meta per chi vuole trascorrere qualche ora nei boschi per tornare a casa con un bel bottino. Soprattutto nei boschi che vigilano attorno al cimitero si trovano castagni secolari che ogni anno donano a tutti noi bellissimi frutti. Ad Erve, nell’antico borgo di Nesolio risalente al Cinquecento, esiste ancora un essiccatoio.

Posto al piano superiore qui vengono deposte le castagne mentre al piano inferiore viene acceso un fuoco con legno di castagno che ha la caratteristica di ardere lentamente. Le castagne vengono poi rigirate ed una volta essiccate vengono disposte in una “pila” per procedere così alla battitura usando mazze apposite. Una volta liberati dalle bucce i frutti essiccati sono pronti per essere utilizzati in cucina oppure essere macinati per diventare farina. Quella del castagno e dei suoi frutti è una cultura millenaria che per secoli fu fonte di sostentamento per molte popolazioni che non potevano permettersi la farina di grano.