Domenica 29 agosto la sezione Avis di Cisano Bergamasco ha festeggiato l’anniversario di fondazione. A nome del direttivo il presidente Erich Rotasperti ha ringraziato tutti i soci e sostenitori per il traguardo di 60 anni insieme. Le celebrazioni hanno avuto inizio presso il Palazzo Comunale, dove sono stati deposti i fiori al monumento dei Caduti per la Patria. Poi il corteo ha percorso viale Mazzini, via Trieste giungendo in fine al cimitero di Villasola. Qui è stato reso omaggio al monumento Avis. A seguire la Santa Messa.
60 anni insieme donando vita
Il mondo Avis festeggia il 60o anno di fondazione della sezione di Cisano Bergamasco. Domenica mattina infatti la comunità e le associazioni del territorio hanno partecipato al corteo per festeggiare i 60 anni insieme. Una realtà quella di Avis che si basa sulla condivisione di valori e sensibilità tramandati di generazione in generazione. Lo scopo è quello di donare per sostenere la vita, ovvero quel dono prezioso che ci è stato fatto e di cui dobbiamo aver cura condividendolo con gli altri.
Un traguardo importante
Il discorso del presidente Rotasperti – senza dimenticare il periodo difficile ancora in atto per l’emergenza Covid – ha voluto tuttavia dare spazio alla speranza ed alla bellezza di quei valori che uniscono i soci Avis. In un momento di raccoglimento per la comunità Cisanese e non solo ecco che il donarsi ed il donare diventa un’arte. Ovvero la capacità di rendersi utili per il prossimo donando un po’ di sé.
“Vi ringrazio come presidente e a nome del Direttivo per aver accolto l’invito per i festeggiamenti del 60° anniversario dell’Avis sezione di Cisano Bergamasco. Sessant’anni: sicuramente un traguardo importante, a maggior ragione considerato il periodo non facile che stiamo vivendo.
Solitamente quando viene raggiunto un punto di arrivo di questa portata, si traccia un bilancio sommario. Quello della nostra sezione è senz’altro positivo. Anno dopo anno infatti ha visto crescere i suoi iscritti, nel grande e nobile ideale della cultura della donazione” ha sottolineato Rotasperti.
La scelta di donare vita
“Da sempre gli avisini sono esempio di grande generosità, ma da un anno e mezzo a questa parte la donazione ha assunto un significato più intenso per via dell’ importante contributo che i donatori hanno saputo offrire durante il clou della pandemia. Questo sicuramente non può che renderci orgogliosi come associazione e ancor più dal lato umano”.
Voglia di vita, voglia di crescere
“Oltre che un traguardo, questi festeggiamenti vogliono essere – anche e soprattutto – una nuova ripartenza perché il numero degli iscritti, e di conseguenza quello delle donazioni, possa incrementarsi sempre più.
Sappiamo infatti che il calo delle donazioni potrebbe mettere in grossa difficoltà il Sistema Sanitario Nazionale. Dunque in un periodo delicato come questo non ce lo possiamo permettere.
L’augurio per gli anni a venire è quello che ciascuno, grazie alla propria testimonianza di donatore, possa far sì che nuovi iscritti entrino a far parte dell’Avis. Perché anche se le parole sono importanti, è l’esempio che trascina.
Da parte sua la sezione di Cisano Bergamasco si impegnerà, come del resto fatto finora, con iniziative per farsi conoscere dai giovani e con progetti di coinvolgimento sul territorio.
Un pensiero va agli avisini che ci hanno lasciato, perché la loro generosità venga sempre ricordata.
Concludo ringraziando di cuore tutti voi avisini, il Direttivo, il Sindaco di Cisano Bergamasco, la Proloco e le associazioni tutte che sono intervenuti con i loro labari alla celebrazione.
Grazie a tutti” ha concluso il presidente.