Venerdì 20 dicembre ha avuto inizio il primo viaggio per il gemellaggio tra Cisano Bergamasco e Xaghra. I ragazzi del Coro Scuola In…Canto dell’Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco e diretto dalla professoressa Carmen Menghini sono partiti dall’aeroporto di Orio Al Serio. Ad accompagnarli anche il professor Guido Parocco, il sindaco Andrea Previtali, l’assessore alla Cultura Daniella Frigerio, alcuni genitori ed un inviato del blog ValSanMartinoedintorni. In attesa dell’imbarco i coristi hanno scaldato le voci ricevendo applausi dagli altri utenti del Caravaggio.
Il primo viaggio da Cisano a Xaghra
Venerdì 20 dicembre i ragazzi del Coro Scuola In…Canto hanno inaugurato il primo viaggio da Cisano a Xaghra. Si tratta dunque della prima pietra deposta per il progetto di cooperazione culturale sottoscritto dai sindaci dei due Comuni europei. Sabato sera – nella suggestiva Basilica di Xaghra intitolata alla Natività della Vergine Maria – i ragazzi diretti dalla professoressa Carmen Menghini hanno tenuto un concerto. Il coro ha quindi interpretato diversi brani della tradizione natalizia. Tuttavia dall’arrivo nell’Isola di Gozo alla partenza di lunedì 23 dicembre la compagnia cisanese ha avuto modo di visitare diversi luoghi per scoprirne la bellezza.
Ad organizzare tutto nei minimi dettagli il cisanese Mauro Carnati e la moglie Elisabetta Luciana Sala . Da circa due anni infatti vivono stabilmente a Xaghra con le figlie Vittoria ed Isabella. La coppia – che gestisce la farmhouse Gizimina – ha supportato le due amministrazioni nel gettare le basi per il progetto di cooperazione per il quale i due sindaci il prossimo 4 febbraio si incontreranno a Bruxelles.
A spasso sull’Isola di Caliypso
Dopo essere atterrati all’aeroporto della capitale maltese il gruppo ha raggiunto con il traghetto l’Isola di Gozo. Proprio su quest’isola – si narra nell’Odissea di Omero – la ninfa Calypso avrebbe tenuto prigioniero Ulisse per sette lunghi anni. Nella serata – dopo essersi sistemati nelle proprie stanze – i ragazzi hanno visitato il centro della cittadina che conta circa quattromila abitanti.
Il mattino seguente ad attendere la compagnia bergamasca ecco la visita a Marsalforn ed alle sue antiche Saline. Una distesa di piccole vasche scavate nella roccia dove ancora oggi il sale viene raccolto manualmente. Nonostante la stagione i ragazzi – al termine dell’escursione – han beneficiato del salutare pediluvio salino insieme a mamme e sindaco.
Dopo le Saline la comitiva ha visitato alla Basilica della Madonna di Tà Pinu fondata nel 1916 e consacrata nel 1931. Tuttavia all’interno vi è la Cappella del XVI secolo ed il dipinto di Bartolomeo Amadeo Perugino del 1619. Di fronte alla chiesa, sulla collina di Ghammar, vi è la Via Crucis con quattordici statue in marmo ad indicarne le tradizionali stazioni.
Al termine della prima mattinata sull’Isola di Gozo – nonostante il forte vento – il gruppo ha visitato il laghetto di Dweyra Bay con tappa finale sugli scogli dove – fino a marzo 2017 – si poteva ammirare la Azure Window. Una meravigliosa finestra realizzata dall’erosione di onde e vento crollata quasi tre anni fa a seguito di una violenta tempesta. Il mare mosso e le onde che si infrangevano sugli scogli hanno affascinato ragazzi e non solo. Il sindaco Andrea Previtali ed un papà del gruppo – desiderosi di fare una foto suggestiva – si sono ritrovati completamente inzuppati di acqua salata a causa di un’onda che li ha sorpresi.
Dopo pranzo una breve tappa a Victoria, capoluogo dell’isola, ed i ragazzi sono rientrati “alla base” per prepararsi al concerto nella Basilica di Maria Bambina a Xaghra. A seguire cena nel ristorante che possiede il forno più antico dell’isola a base di piatti tipici gozitani ad eccezione della ftira. Causa il forte vento infatti il forno non è stato acceso.
La riscoperta della comunità
La domenica è iniziata con la Santa Messa tenuta da monsignor Carmelo Refalo ed accompagnata dai coristi bergamaschi che si alternavano alle musicanti parrocchiali. Presente anche il sindaco di Xaghra Christian Zammit e la direttrice del Voci Angeliche Choir, Grace Vella Refalo.
Una celebrazione eucaristica che ha mostrato una comunità fortemente cattolica e partecipativa ai momenti di condivisione spirituale. Il prete scende dall’altare e inizia a dialogare con i bambini. Nelle prime file infatti numerosi bambini: a sinistra i giovani chierichetti e a destra gli altri. Molte le mani alzate per rispondere alle domande che il giovane sacerdote pone loro per ripercorrere insieme i punti salienti del mistero dell’Avvento. Ad un certo punto alcuni bambini salgono sull’altare con il prete, si prendono per mano e insieme recitano il “Padre Nostro”.
Pranzo al Giuseppe Cafe & Bistro con visita alla sede della St. Joseph Band Club, fondata nel 1928 da monsignor Guzeppi De Piro, accolti dal tesoriere Elvin Tabone. Arredata con mobili di pregio ospita la foto della visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1990. Un prezioso mobile intarsiato – sopra cui spicca la riproduzione di una lira – conserva una preziosa raccolta di spartiti. Mentre nelle teche e credenze sono esposti importanti riconoscimenti e strumenti storici su cui vigilano gli sguardi benevoli dei presidenti che si sono succeduti negli oltre 90 anni di storia dell’associazione musicale di Għajnsielem.
Presepi, canti e la Christmas Parade
La domenica è proseguita con la visita al presepe vivente di Bethlehem sempre a Għajnsielem, considerata nella top ten internazionale delle destinazioni natalizie. Su un’area di circa 20.000 mq di campi a dicembre – grazie ai circa centocinquanta attori – viene allestito il presepe maltese, dove folklore e tradizione si fondono ed il turista trova prodotti ed artigianato locali. Prima di lasciare la cittadina alla volta di Victoria i ragazzi hanno visitato la mostra dei presepi nella Chiesa della Madonna di Loreto del bergamasco Claudio Mattei, membro dell’Associazione Italiana Amici del Presepio per la sezione di Ponte San Pietro. Nel 2022 sarà la comunità maltese ad esporre nella cittadina bergamasca.
Aspettando il momento per assistere alla Christmas Parade la comitiva ha quindi visitato i giardini Villa Rundle dove hanno intonato una serie di canti natalizi allietando i passanti che hanno quindi preso parte all’improvvisata battendo le mani al ritmo di Jingle Bell Rock. A Malta la gente è profondamente cattolica – nonostante le numerose invasioni storiche con apporto di differenti culture – ed il Natale e le sue tradizioni sono ben radicate.
La partenza ed il rientro in allegria
Fin dalla partenza da Cisano Bergamasco non è mai mancata l’allegria in questi ragazzi. Età differenti ma tanta voglia di stare insieme cantando e divertendosi. Insegnanti in grado di mantenere il rigore nel momento del concerto e tuttavia capaci di fare gruppo con i loro ragazzi nel tempo libero e vivere il viaggio con la giusta leggerezza. Per chiudere in bellezza il primo viaggio di questo progetto di gemellaggio ci voleva – sul volo di ritorno – l’incontro con Daniele Quarenghi, il celeberrimo steward 100% orobico di Ryanair il cui motto è “volare Ryanair non sarà più lhostess!”