Le priorità di Vanalli, l’intervista

Una breve intervista per comprendere le priorità di Vanalli, il candidato leghista a Pontida. Dopo un lungo silenzio arriva finalmente una chiacchierata informale con l’uomo che avrà l’onere e l’onore di difendere la roccaforte leghista. Si prospetta infatti una dura battaglia tra la lista leghista di Pierguido Vanalli e quella civica di “Viviamo Insieme Pontida” guidata da Fabio Rigamonti.

Pierguido Vanalli e Paolo Corti

Scopriamo le priorità di Vanalli. Pur mantenendo la sua tipica sobrietà finalmente esce dal suo silenzio e concede un’intervista. “La comunicazione è importante per far conoscere quanto si stia facendo, nel bene e nel male. L’obiettivo è ovviamente quello di fare le cose bene. Ritengo infatti corretto che la gente sappia cosa si realizzi come Amministrazione affinché possa beneficiarne” spiega il candidato sindaco Pierguido Vanalli. La sua squadra ha per l’appunto inserito nel programma la creazione di una pagina social istituzionale. Uno spazio quindi dove postare comunicazioni del Comune ed eventualmente una App per le segnalazioni dei cittadini. “Nella mia esperienza ho avuto modo di apprendere quanto sia importante il lavoro dell’addetto stampa. Tu magari fai un gran bel lavoro, ma se poi il cittadino non lo sa c’è un gap di comunicazione”.

La scelta di tornare in campo

La sua scelta di candidarsi non era scontata e si è fatta attendere. La disponibilità a ricandidarsi di Paolo Corti ha inciso sulla sua decisione? “Io sono un decisionista riflessivo. Ci devo pensare a lungo ma dopo basta. Sono infatti convinto che ci sia il tempo giusto per tutto, poi quando prendi la tua decisione vai avanti. La mia scelta è stata personale. Ovviamente il sapere che c’è Corti è un punto di forza per l’Amministrazione. Ho la presunzione di ritenere di aver già fatto tante cose e non ho la smania di farne altre per forza. Mi sarebbe piaciuto che altri avessero avuto l’ambizione di farsi avanti, ma nessun problema. Torno in campo volentieri per perseguire l’interesse dei cittadini”. A quanto si apprende il ritorno di Vanalli non avrebbe nulla a che fare con un’ipotetica volontà di Matteo Salvini come riportato da un settimanale locale.

Il vostro programma è ben strutturato riguardando diversi fronti. Ma quali sono le priorità di Vanalli?“E’ stato fatto tanto in questi anni a livello sociale. Ora si pensa a perfezionare quanto realizzato e soprattutto a darne notizia. Una corretta comunicazione istituzionale infatti è fondamentale affinché i cittadini possano usufruire al meglio dei servizi creati. Sicuramente oggi la priorità è un progetto risolutivo per la viabilità della Briantea che non può più essere rimandato”.

Priorità di Vanalli, viabilità sulla Provinciale 342

Un aspetto sotto gli occhi di tutti è la criticità della viabilità sulla Briantea (Sp 342), un punto debole per Pontida ed una delle priorità di Vanalli. “La rotatoria di via Papa Giovanni XXIII e gli attraversamenti pedonali furono fatti. Le entrate e le uscite di Riviera e Valmora effettivamente ad oggi sono ancora un problema. Quei punti di accesso infatti restano pericolosi” precisa Vanalli. “Abbiamo adottato alcune soluzioni perché gestibili come Comune. Tuttavia non siamo mai riusciti a interloquire con la Provincia per risolvere il problema a monte. Fu fatto un progetto ma non lo ritenemmo soddisfacente”. Come annunciato dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a breve ci sarà il passaggio di competenza delle strade provinciali ad Anas.

Progetto Rotatoria sulla Ex S.S. 342 tra le vie Bergamo e Milano del 2009 dell’ingegner Giuseppe Colombo

Il limite del progetto rimasto nel cassetto. “Si trattava di una rotonda decentrata rispetto l’asse della Lecco – Bergamo di dimensioni considerevoli, motivo per cui avevamo optato per soluzioni alternative. Oggi vorremmo andare in Anas con un progetto. Ingresso ed uscita paese con rotatorie esistenti, proposte alternative, marciapiedi da sistemare e da fare, fermate autobus ben visibili e sicure. Uno studio quindi completo sulla viabilità. Chiaramente con delle priorità e degli step di avanzamento”. A tal proposito ci saranno assemblee pubbliche.

Rapporti e collaborazioni sovracomunali

Tra le priorità di Vanalli ci saranno i rapporti con i Comuni vicini? A rispondere è l’assessore uscente ai Servizi Sociali Paolo Corti. “E’ un momento di transizione importante anche per la parte politica di Pontida. Tuttavia Vanalli – al di là della stima che ho per lui e tutto quello che ha fatto – è la persona giusta. Questa figura serve anche per limare, riavvicinare determinate posizioni all’interno dell’amministrazione Lega sul territorio come i rapporti con Cisano. Serve per sedersi quindi intorno ad un tavolo e confrontarsi”.

E Vanalli puntualizza. “Io non sono certo ricordato come uno di quelli che metteva d’accordo tutti i Comuni amici. Se c’era uno che rompeva le scatole e che andava controcorrente ero proprio io. Non è la questione di far per forza il bravo. Noi siamo qua ad amministrare un paese per conto di tutti. Prima di tutto l’interesse dei cittadini. Se l’interesse dei tuoi cittadini è il contrario di uscire a cena con il sindaco vicino, non esci a cena con il sindaco vicino. E non per cattiveria, ma perché il tuo scopo è un altro. Se invece è uscire con tutti i sindaci allora esci a cena”. Nei giorni scorsi è stato protocollato un documento per definire con il Comune di Cisano Bergamasco un tavolo per l’annosa questione di Gambirago.

Patto per lo Sviluppo dei 15 Comuni

Per quanto riguarda il “Patto per lo Sviluppo” ed altre collaborazioni con i Comuni vicini cambierà qualcosa o manterrete le posizioni assunte dall’Amministrazione Carozzi? “Non ho seguito personalmente questo tema. Tuttavia tempi addietro ne ho visti di progetti simili che servivano unicamente a certe amministrazioni per far vedere l’esistenza in vita. Se questo patto avrà un futuro e degli sviluppi – se condivisibile – è da portare avanti. Ma lungi da me aderire all’ennesimo ente o forma associativa replica di altre realtà già esistenti come Comunità Montana, Azienda Isola e altre”.

Pierguido Vanalli e Andrea Previtali in una foto di novembre 2017

Da tempo circolava voce che ci sarebbe potuto essere un suo ritorno, tuttavia la proposta di un Carozzi bis ha creato scompiglio. “Conosco Luigi e non ho mai avuto la sensazione di un Carozzi bis. Non è mai venuto nelle sedi opportune proponendo una sua ricandidatura, anzi. E’ sempre stato chiaro sulle sue intenzioni a non ricandidarsi. Tant’è che nessuno del Gruppo Pontida si è scomposto, proprio perché sapevamo che non c’era l’intenzione” chiarisce Vanalli. “Probabilmente è stata una provocazione lanciata per fare uno sgambetto al Provinciale da cui attendeva risposte che non sono mai arrivate. Uno sfogo suo quindi verso le figure che si sono alternate al Provinciale in questi anni” aggiunge Corti.

Quando si è scatenata la questione dei “parcheggi rosa” nel settembre 2017 lei da capogruppo ha poi chiesto scusa. Non aveva letto il testo? “Non c’è mai stata necessità di coordinare il gruppo perché la visione era già condivisa. Per quanto concerne quell’evento infelice abbiamo preso una topica. Non abbiamo approfondito la questione e ci è sfuggita di mano. Quando ci si incontra infatti c’è il confronto, l’illustrazione e non si leggono tutte le carte. Premetto inoltre che fin dall’inizio avevo evidenziato che i cosiddetti parcheggi rosa non erano ancora stati recepiti dal Codice della Strada. Tuttavia trattandosi di una cosa utile adottata da molti quando è stata proposta non ho avuto dubbi. Purtroppo c’erano quelle due parole di troppo infilate dentro che ignoravo. L’abbiamo sottovalutato come punto proprio perché non avrebbe dovuto creare problemi, anzi”.

Scoppiato il caso che fece il giro del mondo l’Amministrazione Carozzi fece marcia indietro con una revoca in autotutela senza più tornare sulla questione.

L’esperienza dell’ex deputato due volte sindaco

Lei ha avuto la possibilità di scendere a Roma come deputato ma non ha proseguito la carriera da parlamentare. “L’esperienza rimane e mi è servita. Fare il deputato non era l’obiettivo della mia vita e direi di esserci arrivato quasi per caso. Avevo scelto di fare il sindaco e “Pontida-Lega-Bossi” ai tempi voleva dire qualcosa”. Erano gli anni della Lega che iniziava ad ampliarsi come consensi. “Quindi sono andato in Parlamento, ma a differenza di chi imposta la propria vita per arrivare là per me era una conseguenza di altro. Motivo per cui lo vidi come un compito che avrebbe avuto un inizio ed una fine. Quello che ho fatto in quell’ambito credo di averlo fatto bene a quanto mi viene riconosciuto da chi mi ha visto all’opera. Tuttavia io avevo scelto di fare il sindaco, ruolo a cui destinai il massimo impegno”.

Il sogno di Regione Lombardia. “Oggettivamente mi sarebbe invece piaciuto provare a far qualcosa in Regione che vedevo infatti più vicina e più attiva, ed i risultati sarebbero stati più visibili. Lì ci ho provato ed è andata male, pazienza. Sfruttando l’esperienza fatta mi sarebbe piaciuto applicare quanto imparato – da sindaco e da parlamentare – in un altro contesto” conclude Vanalli che ancora una volta si mette a disposizione per la sua comunità senza ambire a passerelle e proclami.