Senza barriere, mascherine made in Brivio

Grande richiesta per le mascherine senza barriere. Da settimane nei Comuni bergamaschi di Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco e Pontida squadre di sarte volontarie stanno confezionando mascherine in tessuto. A donare il tessuto l’azienda Tessitura Perego Srl di Cisano Bergamasco. Si tratta di una soluzione artigianale per tamponare dunque la difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione certificati per i cittadini. Tuttavia dopo la produzione dei primi giorni – al di là dell’Adda sulla sponda lecchese – la briviese Ornella Pozzoni ha avuto un’idea geniale ripresa anche dal TG1. Le mascherine in tessuto munite di oblò per facilitare la comunicazione con soggetti non udenti.

mascherine senza barriere

Comunicare in sicurezza senza barriere

“Abbiamo inizialmente confezionato 2500 mascherine classiche 100% cotone con doppio strato poi donate ai Comuni di Airuno, Calco e Cisano Bergamasco. Tuttavia vedendo un servizio in tv sulle persone audiolese ho pensato a come avremmo potuto superare la barriera visiva” ha raccontato la volontaria lecchese. Ed ecco l’idea. Le mascherine senza barriere sono caratterizzate infatti da un oblò che permette ai non udenti di leggere il labiale dell’interlocutore. In una situazione come quella attuale in cui le persone sono sempre più isolate la realizzazione di mascherine con la finestrella permette dunque ai cittadini audiolesi di poter comunicare senza problemi.

mascherine senza barriere

“Sto ricevendo richieste da tutta Italia, mai avrei pensato. In poco più di due giorni abbiamo avuto tantissime richieste da tutta Italia: logopedisti, presidenti di associazioni per audiolesi ed dai familiari stessi” ci spiega Pozzoni che rimane incredula nel constatare quante persone ci siano in Italia con questo problema. Anche oggi (ieri) che è domenica il team di volontarie è produttivo. “Ringrazio quindi tutte le mie “sartine” per l’impegno e la Tessitura Perego Srl nella persona di Andrea Perego che si è reso disponibile in tutto per tutto. Un ringraziamento anche all’ex sindaco di Brivio (Lc) Ugo Panzeri per l’aiuto datomi” ha dichiarato Pozzoni.

“Liete tutte noi di essere d’aiuto a queste persone. Con queste mascherine evitiamo ulteriormente di isolarle, dando loro la possibilità di leggere il labiale, di ricevere e fare sorrisi a volontà” conclude Pozzoni. Al momento tuttavia i manufatti – pur essendo di ottima qualità – non godono di alcuna certificazione. Contatti tramite questa email mascherina.orny99@gmail.com .

Il crowdfunding lanciato in America

E’ di qualche giorno fa la notizia riportata dal Corriere della Sera di una raccolta fondi lanciata da una ragazza americana per realizzare dispositivi per sordi. Lei è Ashley Lawrence, ventunenne americana studente alla Eastern Kentucky University. Il suo percorso di studi la porterà infatti a diventare assistente alla comunicazione delle persone sorde. Ashley ad inizio marzo ha postato foto sui social in cui con la mamma indossava mascherine realizzate artigianalmente. Considerato l’interesse generato il 31 marzo la studentessa ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Go Fund Me per finanziare una piccola produzione raggiungendo in pochi giorni aveva raggiunto il target. La notizia ha raggiunto anche la cooperativa veneta Filò che ha convertito la produzione ed in collaborazione con l’Università di Design industriale di San Marino sta studiando a una valvola anti-condensa.