Vaccini, disponibilità dei medici lombardi

Il messaggio è che si deve far tesoro della disponibilità dei medici di famiglia. Loro ci sono e devono essere supportati. E’ di questa sera il comunicato stampa della Federazione Regionale Lombarda degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri che si fa portavoce dei disagi che i medici di famiglia lombardi stanno vivendo. Si rischia infatti di vanificare la disponibilità dei medici di base. Tra le righe si legge una preghiera più che un invito di sostenere i medici di famiglia che in questa seconda ondata saranno impegnati su più fronti. Carenza di personale formato e difficoltà nel reperire sostituti, ritardo della Regione nel fornire i vaccini e la necessità di mettere a disposizione spazi sicuri per poter portare avanti la campagna vaccinale. Anche l’Ordine dei Medici di Bergamo firma il comunicato.

Disponibilità dei medici di famiglia lombardi

La Federazione regionale accanto ai medici di famiglia

La Federazione regionale lombarda degli Ordini si fa portavoce del grave disagio dei medici di famiglia nella nostra Regione. La disponibilità dei medici incontra infatti non poche difficoltà.

Oltre alla carenza di professionisti, aggravatasi ancora negli ultimi mesi a seguito dei pensionamenti, a causa della mancanza di medici formati e della difficoltà persino a reperire sostituti temporanei privi di formazione postlaurea, la categoria sconta la carenza di personale amministrativo e di infermieri. Il tutto è frutto di anni di disinvestimento nella sanità in generale e nello specifico settore.

Questa drammatica situazione, già rappresentata più volte alla Regione dalla Fromceo anche negli scorsi mesi, sembra non trovare attenzione in una realtà in cui l’interesse sembra più focalizzato sulle difese mediatiche che sui contenuti e sulla soluzione dei problemi. Analogamente la Fromceo aveva richiesto un potenziamento di tutta la sanità territoriale, dei DIPS, delle RSA.

Disponibilità dei medici, attenzione a patologie croniche

A questa situazione si sovrappongono il carico dei pazienti affetti da patologie croniche, che non riescono più a programmare i follow up nelle strutture ospedaliere e la confusione derivante dal complesso sistema di richiesta dei tamponi e di restituzione degli esiti  e di segnalazione di casi e contatti, con le relative difficoltà di funzionamento dei sistemi informatici di Regione.

In questo momento il carico lavorativo ordinario e quello emergenziale sono aggravati dall’impegno nella campagna vaccinale, la cui logistica e programmazione vengono messi in crisi dagli intollerabili ritardi nelle forniture di vaccini da parte della Regione.

Spazi idonei per la campagna vaccinale

Nonostante le difficoltà sopra segnalate, i medici di famiglia hanno dato la loro disponibilità a collaborare nell’esecuzione dei test antigenici rapidi e chiedono che la loro disponibilità non venga vanificata da una gestione inefficiente.

La maggior parte degli studi dei medici di famiglia non ha e non può assumere caratteristiche idonee a garantire l’esecuzione in sicurezza dei tamponi, che resta una manovra ad alto rischio, che richiede protezioni complete, distanziamento, sanificazione.

A Regione Lombardia chiediamo di essere a nostro fianco

La disponibilità dei medici di famiglia quindi non basta. È quindi necessario che Regione Lombardia metta a disposizione strutture esterne agli studi medici, ove i medici di famiglia possano collaborare con gli infermieri di comunità, con personale amministrativo e con la protezione civile, per gestire un flusso adeguato di persone, selezionando in modo chiaro quali cittadini debbano afferire al servizio.

Sarà necessario coinvolgere non solo i medici di famiglia, ma anche i medici della continuità assistenziale e tutta l’area delle cure primarie, nel rispetto delle diverse realtà professionali e proteggendo così anche i colleghi in condizioni di maggior rischio per età e condizioni di salute.

Regione Lombardia, al di là delle dichiarazioni mediatiche ad effetto, che rischiano di generare nei cittadini aspettative irrealistiche, deve mettere in atto una reale governance della medicina territoriale, in collaborazione con gli Ordini e con le organizzazioni di categoria.

I medici ci sono: chiediamo a Regione di esserci, fattivamente, al nostro fianco, per la nostra gente.

Como, 3 novembre 2020

I Presidenti degli ordini provinciali della Regione Lombardia (FROMCeO)

Dr. Spata Gianluigi – Como (Presidente FROMCeO)

Dr. Ravizza Pierfranco – Lecco (Vicepresidente FROMCeO)

Dr. Marinoni Guido – Bergamo

Dr. Di Stefano Ottavio – Brescia

Dr. Lima Gianfranco – Cremona

Dr. Vajani Massimo – Lodi

Dr. Bernardelli Stefano – Mantova

Dr. Rossi Roberto Carlo – Milano

Dr. Teruzzi Carlo Maria – Monza Brianza

Dr. Lisi Claudio – Pavia

Dr. Innocenti Alessandro – Sondrio

Dr. Marco Cambielli – Varese

Per i presidenti

Dr. Gianluigi Spata

Presidente FROMCeO