Ritirati i delegati Ordine dei Medici di Bergamo

Ritirati i delegati dell’Ordine dei Medici di Bergamo dai tavoli tecnici di ATS. “La condivisione è solo formale. Mancano gli adeguati riferimenti di responsabilità tecnica e la reale capacità operativa“. Parole fortemente critiche quelle del presidente dell’Ordine Guido Marinoni che non lasciano spazio ad interpretazioni. Dopo la revoca dell’incarico al direttore del Dipartimento di Cure primarie sono seguite le dimissioni del direttore del Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria. Fatti dunque che preoccupano. L’accusa verso la direzione strategica di ATS Bergamo è pesante. Totale assenza di collaborazione e vicinanza alla categoria dei medici “colpita da gravissimi lutti nell’adempimento del dovere”. L’Ordine chiede l’intervento di Regione Lombardia e dei Sindaci della Bergamasca.

ritirati i delegati dai tavoli tecnici ATS Bergamo

Ritirati i delegati, non c’è collaborazione da ATS

Chiaro e diretto il comunicato stampa del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Bergamo presieduto dal dottor Guido Marinoni. Ritirati i delegati ai tavoli tecnici di ATS Bergamo lamentando mancanza di collaborazione e capacità operativa. “Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo, dopo un’analisi della situazione sanitaria della Provincia di Bergamo, propone nel breve periodo una serie di interventi. Particolare riguardo alle prospettive di riorganizzazione dell’assistenza territoriale e alla necessità di predisporre una strategia nella prospettiva di un’eventuale recrudescenza del Covid“. Già a marzo l’Ordine aveva inviato comunicati stampa critici verso ATS per la mancanza di organizzazione e le fuorvianti richieste di materiale fotografico. Nello stesso periodo ci fu anche un atto di diffida della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Lombardia.

Strategie per l’autunno

Tra le priorità l’Ordine sottolinea la programmazione della vaccinazione antinfluenzale a partire già dal mese di ottobre, la riorganizzazione del sistema informatico di richiesta tamponi nonché l’ottimizzazione delle procedure di tracciamento e isolamento e lo stoccaggio dei dispositivi di protezione. Queste sono alcune delle strategie che l’Ordine propone per non farsi cogliere impreparati a quella che da mesi viene indicata come seconda ondata Covid-19.

Tra le priorità l’Ordine sottolinea

  • la programmazione della vaccinazione antinfluenzale a partire già dal mese di ottobre – allo scopo anche di ridurre episodi febbrili e sospetti diagnostici, evitando quindi  quarantene inutili – attraverso l’individuazione di tempi e spazi idonei, in collaborazione con i Comuni, e impiegando medici di famiglia, pediatri e strutture ATS e ASST;
  • la riorganizzazione del confuso sistema informatico di richiesta dei tamponi e di trasmissione delle relative risposte, per evitare le lungaggini e i disguidi verificatisi in questi mesi;
  • l’ottimizzazione delle procedure di tracciamento e isolamento di casi e contatti, aggiungendo, all’impegno dei medici di famiglia, l’intervento rapido del DIPS (Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria), nella prospettiva di un autunno che richiederà un’attività molto intensa;
  • lo stoccaggio di una riserva di DPI (Dispositivi di protezione individuale) per la fornitura immediata ai medici e agli altri operatori sanitari del territorio per consentire, in caso di ripresa pandemica,la necessariae indispensabile attività. 
ritirati i delegati dai tavoli tecnici ATS Bergamo

 Richiesto intervento di Regione Lombardia e dei Sindaci

L’Ordine, in quanto Ente pubblico sussidiario dello Stato, ribadisce la piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni. Tuttavia si segnala che le attività indicate possono essere sviluppate solo con la piena funzionalità dei servizi e dei diversi livelli di responsabilità dell’Agenzia“. Si tratta infatti di attività di specifica competenza dei Dipartimenti dell’ATS.

In mancanza di questi – come si sta verificando in questa fase – i tavoli di condivisione presso Ats hanno un significato meramente formale. Senza quindi una reale capacità operativa. Pertanto l’Ordine chiede a Regione Lombardia e ai Sindaci dei Comuni della Bergamasca un intervento urgente per sanare le criticità segnalate. E consentire la ripresa di una adeguata capacità organizzativo – programmatoria. Una strategia fondamentale in questo momento difficile per il nostro sistema sanitario e per la società civile tutta. In attesa di tale intervento ritira i propri delegati dai tavoli di condivisione.

ritirati i delegati dai tavoli tecnici ATS Bergamo
Erschöpfter Klinikarzt in Intensivstation bei Coronavirus-Pandemie

La preoccupazione del Presidente

Siamo profondamente preoccupati – precisa il presidente dell’Ordine, Guido Marinoni – per la situazione venutasi a creare nell’ATS di Bergamo“. Prima la revoca dell’incarico al Direttore del Dipartimento di Cure primarie, Roberto Moretti. Dopo poco tempo le dimissioni di Pietro Imbrogno, direttore del Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria. Tuttavia oltre all’Ordine anche i sindacati di categoria hanno espresso stima per la qualificata e intensa attività svolta durante la pandemia da Moretti.

La progettualità espressa ad oggi da ATS, sulla base di affollati gruppi di lavoro, ricompresi negli acronimi UGORETEC (Unità di governo delle reti territoriali Covid) o AGORETE (Alleanza per il governo delle reti territoriali) è priva di reale capacità operativa. E non può essere diversamente – conclude Guido Marinoni – se vengono meno gli adeguati riferimenti di responsabilità tecnica nella struttura aziendale. Auspichiamo quindi un cambiamento immediato, non vogliamo essere identificati tra i responsabili di decisioni formate in assenza di un adeguato supporto tecnico gestionale”.